Come funziona il leasing prima casa 2019?

Per l’acquisto della prima casa la maggior parte degli italiani ricorre all’accensione di un mutuo. Negli ultimi anni però si è sentito parlare spesso di leasing immobiliare come valida alternativa a questa forma di finanziamento. Vediamo di cosa si tratta.

leasing prima casa 2019

Il leasing permette di disporre da subito di un bene in cambio del pagamento di un canone periodico, acquisendone la proprietà effettiva al termine del contratto, previo pagamento di una quota di riscatto; di solito, questo strumento è collegato all’utilizzo di beni come autovetture, macchinari o attrezzi industriali, ma oggi si sta diffondendo sempre di più anche per gli immobili.

Nello specifico, la Legge di Stabilità 2016 ha introdotto la possibilità per i cittadini privati di beneficiare del leasing prima casa, consentendo loro di affittare e poi acquistare l’abitazione principale.

Il leasing funziona in modo piuttosto semplice e potrebbe definirsi una sorta di affitto con riscatto, adatto a chi vuole comprare casa, ma magari non ha sufficiente disponibilità economica per farlo.

Il leasing immobiliare prima casa è una procedura che permette alla banca di comprare l’immobile e di far pagare l’affitto all’utilizzatore fino a quando quest’ultimo potrà riscattarla.

Riguarda i contratti sottoscritti dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2020 e vede protagonisti:

  • la banca o l’intermediario finanziario, che acquista o costruisce l’immobile seguendo le indicazioni di coloro che usano l’immobile stesso
  • il richiedente, che si impegna a versare l’importo delle rate mensili nella misura e per la durata stabilita da contratto.

Nel contratto dovrà inoltre essere fissata la somma necessaria per un eventuale riscatto finale: questo prezzo non è altro che la cifra che l’intestatario del leasing deve pagare affinché l’immobile diventi effettivamente di sua proprietà. Tale prezzo viene calcolato sulla base del valore dell’immobile al momento della stipula del contratto.

Allo scadere del contratto il richiedente potrà poi decidere di:

  • riscattare l’immobile acquistandolo al prezzo pattuito, che sarà inferiore rispetto a quello di mercato,
  • restituirlo al concedente,
  • rinnovare il contratto continuando a pagare le rate mensili.

Se l’immobile non viene acquistato né rilasciato, scattano le procedure di sfratto.

Cosa rende il leasing vantaggioso per chi deve comprare casa?

Come abbiamo detto, questo strumento è adatto a chi vuole comprare casa, ma non si trova ancora nelle condizioni economiche adatte; perché? Innanzitutto perché l’importo del finanziamento può arrivare anche a coprire interamente il valore dell’immobile e comprendere le spese di arredamento, a differenza del mutuo che, di solito, non va oltre l’80%.

Poi c’è da considerare che si può usufruire del leasing pur non avendo un contratto di lavoro a tempo indeterminato e che se l’intestatario avrà difficoltà a sostenere il pagamento delle rate, queste potrebbero essere bloccate per un anno.

Infine, dal momento che l’immobile appartiene di fatto alla banca, non figurando come proprietario il richiedente non è tenuto a pagare le relative tasse e potrà portare in detrazione il canone mensile.

Rispetto ad un mutuo però, il leasing immobiliare presenta caratteristiche non sempre vantaggiose. Se da un lato è vero che gli importi finanziati sono più alti (fino al 100%) dall’altro le durate sono inferiori. Questo implica il pagamento di rate più elevate.

Le agevolazioni fiscali.

Il leasing immobiliare prima casa prevede poi incentivi fiscali sull’acquisto o la costruzione di immobili da adibire ad abitazione principale: è possibile usufruire della detrazione Irpef del 19% se si ha un reddito complessivo non superiore a 55 mila euro.

Le agevolazioni fiscali spettano a qualsiasi immobile, anche a quelli appartenenti alle categorie catastali di lusso A/1, A/8 e A/9.

I vantaggi fiscali riguardano i titolari dei contratti di  leasing abitativi stipulati dal 1° gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2020, che potranno portare in detrazione dalla dichiarazione dei redditi i costi del leasing prima casa.

In presenza dei requisiti economici, i giovani di età inferiore a 35 anni all’atto della stipula del contratto possono fruire di:

  • detraibilità del 19% dei canoni di leasing, nonché ai relativi oneri accessori, per un importo che non superi gli 8 mila euro annui;
  • detraibilità pari al 19% del prezzo di riscatto a fronte dell’esercizio dell’opzione finale, per un importo non superiore a 20 mila euro.

Per chi invece ha da 35 anni in su, gli incentivi fiscali consistono in:

  • detraibilità pari al 19% dei canoni di leasing, fino ad un importo massimo di 4 mila euro annui;
  • detraibilità del 19% del costo di riscatto per un importo massimo di 10 mila euro.

Come abbiamo visto, i vantaggi legati a questa operazione sono molti ma, alla luce dei tassi di interesse dei mutui ancora molto bassi in questi mesi, prima di scegliere il prodotto finanziario più adatto a te ti consigliamo di valutare attentamente la tua situazione e di chiedere un parere professionale ad un esperto del settore.

Se hai bisogno di una consulenza, contattaci! L’Agenzia Immobiliare Alternativa sarà al tuo fianco anche per aiutarti ad individuare la soluzione giusta per te.

 

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